Approfondimento F66.1

È questo il codice con cui l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) regola il diritto alla libera scelta terapeutica degli omosessuali non-gay, cioè di coloro che non si riconoscono nelle identità GLBT - l’Ordine degli Pscicologi Italiano, ARCIGAY e AGEDO lo ignorano.

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Amico Segreto

Amico Segreto - Servizio di ascolto per Persone con attrazione verso lo stesso sesso o con orientamento sessuale incerto

Vedasi orari a www.amicosegreto.it   in cui telefonare alNumero Verde 800587012

Amico Segreto è un’iniziativa di giovani volontari e di AGAPO, Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali

Al fine di sostenere il servizio Amico Segreto sono gradite donazioni ad AGAPO, c/o Genitori oggi, via della Commenda 37, 20122 Milano – Banca Barclays, via Vigevano 32, 20144 Milano, IBAN: IT 83 U 03643 01 6170 0003 0130 061 – Indicare: donazione per Amico Segreto

 

Perché è nato il Servizio di ascolto Amico Segreto 

Quando un giovane scopre, crede o teme di essere omosessuale, ossia di essere attratto dallo stesso sesso, quasi sempre entra in una fase di vita caratterizzata da grande solitudine e sofferenza.

 

Ai problemi di una fase di vita già di per sé piena di sfide e di incertezze, nell’ambito inoltre di una cultura contemporanea confusiva povera di modelli positivi, spesso si aggiunge il grande problema  dell’isolamento;  il giovane con tendenza omosessuale non può parlare con nessuno della sua  situazione,  cresce il suo isolamento e spesso s’innesca o si accelera una spirale di perdita di fiducia in se stesso, di depressione, che in casi estremi giunge fino a generare pensieri di suicidio.

 

Attualmente, in questa situazione che di frequente si fa drammatica, le istituzioni della nostra società, consultori, servizi sociali, soprattutto psicologi danno alle persone interessate risposte piuttosto riduttive (“ciò che desideri devi agire” ecc.), eccessivamente fissate sulla dimensione pulsionale della sessualità, senza considerarla nell’insieme della persona e delle altre sue componenti. 

 

La tendenza culturale degli ultimi anni di minimizzare o negare l’importanza della differenza tra i sessi nella vita relazionale fa spesso sì che il giovane, o il meno giovane attratto dallo stesso sesso, non riesca a riconoscere e a gestire la specificità della sua situazione, così che resta impreparato ad affrontarla in modo appropriato al proprio benessere in una prospettiva durevole.  La diffusa consuetudine di addebitare i problemi e le delusioni che ne conseguono esclusivamente all’omofobia dell’ambiente e alla cosiddetta “omofobia interiorizzata” non fa che aggravare la situazione. 

 

Nell’intento di mettere al centro dell’attenzione la singola persona, il servizio “Amico Segreto”, basato sulla specifica pratica dell’Ascolto, si pone i seguenti obiettivi.

 

Aiutare la persona a:

  • Sdrammatizzare la questione dell’orientamento sessuale e alleggerire la pressione interiore che prova rispetto alla propria sessualità
  • Rompere il cerchio della solitudine che tende a spingerla verso comportamenti autolesionisti e verso ambienti nocivi al suo bene
  • Rinforzare la fiducia in sé per decodificare la realtà relazionale e affrontarla 
  • Mettere in atto strategie e tecniche per difendersi efficacemente da azioni di mobbing, bullismo e altre angherie su sfondo sessuale. 

 

Milano, gennaio 2016

Liberazione omofobia

Liberazione omofobia (quasi) invisibile


A cavallo tra gli anni 2007 e 2008 il giornale di Rifondazione comunista scatena una campagna politica contro il diritto all’autodeterminazione degli omosessuali egodistonici, diffama con un suo articolo del 27 dicembre l’Associazione di Genitori e Amici di Persone Omosessuali (AGAPO) e nega, almeno finora, il diritto alla replica. A questo punto valuteremo l’opportunità di intraprendere passi legali contro la Direzione generale di Liberazione. Nel frattempo riportiamo i fatti e i relativi retroscena all’attenzione dei nostri amici.

In questo contesto illustreremo qui di seguito il paradosso secondo cui, a nostro parere, proprio il giornale “comunista” Liberazione che così spesso si presenta  come i paladino contro la discriminazione degli omosessuali, in verità è egli stesso intollerante verso quegli omosessuali che non corrispondono a come certi “comunisti liberali” li vorrebbero. Una storia che segue una matrice ben precisa, che ci riporta indietro nella tempo.
Il 26 dicembre Liberazione ospita un lungo reportage di Davide Varì sulla pratica della “terapia riparativa”, un tipo di cura della quale si avvale un crescente numero di persone omosessuali sofferenti, che sentono la propria tendenza e pratica omosessuale in dissintonia con la propria personalità (cosiddetta “omosessualità egodistonica”). Davide Varì si finge omosessuale, si rivolge al dott. Cantelmi di Roma, uno dei terapeuti che si prendono cura degli omosessuali egodistonici, passa per una serie di colloqui e test da cui viene alla fine viene “attestato” che non è “propriamente omosessuale” ( come infatti non lo è!). Fin qui tutto risulterebbe piuttosto normale: una persona sofferente chiede un aiuto psicoterapeutico, si fa la diagnosi (peraltro corretta) e viene proposta la conseguente terapia.  

Purtroppo alla comparizione di questo articolo è seguita una campagna politica che è giunta fino a richiedere di sopprimere la terapia riparativa e di negare agli omosessuali egodistonici l’aiuto che loro stessi chiedono, una posizione che vuole negare agli omosessuali di decidere su se stessi. Il giorno 29 dicembre su Liberazione esce un altro articolo con il titolo “Esorcisti, stregoni, cartomanti – Il Mondo sommerso dei guaritori di gay”, in cui anche la nostra Associazione viene diffamata. E finora non abbiamo trovato pubblicata la nostra lettera di risposta e richiesta di rettifica del 3 gennaio 2008. 

Noi crediamo che gli omosessuali abbiano gli stessi diritti come tutte le altre persone. Nessun partito, nessuna forza politica o lobby di alcun tipo ha il diritto di prescrivere loro come debbano vivere. Quaranta anni fa la società aveva grande speranza che il problema della sofferenza e dell’emarginazione degli omosessuali si sarebbe risolto nell’ambito di una generale liberalizzazione sessuale della società. La liberazione sessuale è avvenuta, in particolare in ambito gay, da decenni le società si mobilitano contro l’omofobia tradizionale, presunta e vera che sia, ma la “sofferenza dei gay” non cenna a diminuire, soprattutto nei paesi occidentali più liberali. Pertanto oggi un crescente numero di omosessuali cerca aiuto di tipo diverso. Vogliono uscire dalla promiscuità dei locali gay, saper dominare il proprio impulso sessuale, renderlo compatibile con la loro personalità e comprendere i veri moventi dei propri comportamenti. In un determinato numero di casi, la “riparazione delle ferite” subite nella vita soprattutto interiore, non solo li mette in grado di dominare meglio il proprio comportamento sessuale, ma cambia l’orientamento sessuale stesso.

AGAPO, come noto, è formata prevalentemente da genitori con figli omosessuali, da gente comune di tutti gli orientamenti politici, anche di sinistra, e ci chiediamo perché proprio il giornale di un partito come Rifondazione comunista si scaglia così violentemente contro i diritti fondamentali delle persone con tendenza omosessuali. Sappiamo che l’omofobia, ossia la paura irrazionale dell’omosessualità e la violenza contro le persone, viene da lontano, ha radici profonde; determinati stereotipi  sembrano essere tramandati a volte attraverso le generazioni e i secoli. Guardiamo quale era la posizione storica dei comunisti: Carlo Marx considerava l’omosessualità un fenomeno caratteristico della decadenza delle società classiste in generale e di quella borghese in particolare. Riteneva che il problema si sarebbe risolto con la liberazione dell’intera società per mano del proletariato; sarebbe nato l’uomo nuovo che, a priori, non poteva essere omosessuale. I successori di Marx invece, specificamente quelli che hanno usato il suo approccio d’analisi come mera ideologia e strumento di potere, hanno ulteriormente semplificato questa forma di soluzione finale e, dove erano al potere, hanno cominciato ad applicarla. In tutti i paesi comunisti l’omosessualità era vietata, nella sola Unione sovietica sono stati assassinati decine di migliaia di omosessuali per mano del governo comunista (molto di più che per mano dei nazisti). Certamente i comunisti occidentali non avevano responsabilità diretta nello sterminio e nella persecuzione degli omosessuali in quei paesi, ma ne hanno condiviso l’ideologia e non hanno mai fatto un tentativo di proteggere queste persone concrete, nemmeno in tempi recentissimi, come nel caso di Cuba, dove la persecuzione degli omosessuali sembra essere cessata soltanto due anni fa (se è cessata davvero).

Ovviamente i “comunisti” postmoderni di Rifondazione oggi né propugnano, né approvano più (tacitamente) la soluzione finale del problema omosessualità stile Cuba e altri. Ma hanno trovato una nuova soluzione finale: negano tutti i problemi associati all’omosessualità, vogliono che agli omosessuali egodistonici venga negato l’aiuto psicologico. Ritengono che l’unico stile di vita per un omosessuale debba essere quello gay. L’impulso sessuale, per loro, è prioritario su tutte le altre sfere della personalità. Se c’è un problema questo è da ricercare unicamente nell’ostilità della società, dei genitori, della gente comune. Non gli importa se una persona ha fatto invano anni di GAT (terapia affermativa gay), se la frequentazione dei locali ricreativi, come quelli di Arcigay l’ha portato al dissesto della personalità, o vicina al suicidio (vedi il rif. sulla nostra homepage al video di Luca Di Tolve). Per loro vale solo affermare un principio astratto: l’omosessualità non è una malattia e pertanto la persona non ha il diritto di essere aiutata, specie se questa ha determinati valori che loro non condividono. I comunisti postmoderni non li confinano più nel Gulag materiale come i regimi comunisti storici, adesso li vogliono confinare nel ghetto della vita gay con la sua promiscuità organizzata, che per molti omosessuali è un nuovo Gulag, fatta di Darkroom, Cruising bar, saune, salette nelle discoteche da cui vorrebbero uscire, ma spesse volte non vi riescono da soli.

Il caro Davide Varì nel suo testo si sente “nauseato” dagli psicologi che gli parlano troppo e troppo esplicitamente di atti sessuali, gli “sembra di non riuscire a sopportare oltre”. La sua reazione emotiva ai temi (omo)sessuali è talmente forte, tale è la sua repulsione da indurci a credere che in verità egli sia nauseato dalle persone omosessuali reali e soprattutto dai loro problemi. Gli omosessuali egodistonici danno fastidio, disturbano l’idillio edonista del sistema culturale dominante. Così i comunisti postmoderni di Rifondazione e molti benpensanti, sempre a nome della tolleranza, li vorrebbero eliminare, “rovesciando il concetto di tolleranza nel suo opposto” (concetto del filosofo marxista Slavoj Žižek nelle sue riflessioni sui comunisti-liberal-libertini in La violenza invisibile).


I genitori di AGAPO

Risposte a babilonia

Domanda Babilonia 1) perchè una associazione di genitori come la vostra?

Risposta Agapo: Per accogliere il dolore che affligge tutti i genitori quando vengono a conoscenza dell’omosessualità del proprio figlio e, soprattutto, per aiutarli a salvare e possibilmente migliorare la relazione con lui.

Domanda Babilonia 2) l'omosessualità non è una malattia (da molti anni l'OMS si è pronunciata in questo senso) e sono sempre più frequenti le ricerche che dimostrano l'esistenza di geni collegati al comportamento omosessuale. Come si pone allora la vostra campagna di ostilità all'omosessualità?
Risposta Agapo: Assenza di malattia non significa salute o benessere, come dimostra il diffuso disagio psicologico e esistenziale proprio di tanti omosessuali (sofferenza che la cultura dominante vuole interamente addebitare a una non meglio definita omofobia omnipresente).
Il “gene gay” a cui la domanda fa riferimento non esiste.
Non siamo ostili a nessuno.

Domanda Babilonia 3) definite l'omosessualità un problema (nel vostro sito): forse non bisognerebbe educare la società e le famiglie a non viverlo come tale? Anche perchè non è un assunto indiscutibile che l'omosessualità sia un problema...
Risposta Agapo: Pensiamo che anche gli omosessuali meritano che gli venga detta la verità – incluse le verità scomode o dolorose; pensiamo ad esempio all’inesistenza della famiglia gay, intesa come unione stabile ed “esclusiva”, alla mancata diversità sessuale tra i partner come causa della stessa instabilità relazionale, al rischio di contrarre il virus HIV che è decine e decine di volte superiore a quello del resto della popolazione ….. al … . Pensiamo che questi siano problemi.

Domanda Babilonia 4) le cure riparative non sono accettate dalla comunità internazionale degli psicologi, che più volte ha richiamato Joseph Nicolosi, a cui vi rifate. Cosa ne pensate?
Risposta Agapo: Nella prima metà del 900 la maggior parte delle associazioni scientifiche in Occidente aderiva al pensiero social darwinista e razziale. Crediamo invece che bisogna conservare la ragione critica anche nei confronti dei “dotti”. Comunque, ci sono anche molti scienziati che ritengono che l’approccio di Nicolosi sia pienamente in coerenza con la tradizione della psicoanalisi di Freud, Adler, Jung e altri.

Domanda Babilonia 5) esistono persone eterosessuali disturbate: non per questo se ne cura la sessualità convergendola in un'altra direzione. Perchè questo è possibile per gli omosessuali?
Risposta Agapo: Un buono psicologo aiuta anche loro a comprendere e, all’occorrenza, dominare i propri sentimenti e le proprie tendenze, quando non sono coerenti con la propria personalità o con il desiderio di relazione. Devono imparare anche loro che amore significa sempre cercare l’Altro, nel senso del diverso. Con ciò è automaticamente escluso la ricerca di chi è uguale a te, il partner dello stesso sesso.

Domanda Babilonia 6) come ha pensato di fondare la sua associazione Agapo? Che attività fate?
Risposta Agapo: Agapo è stata fondata all’inizio del 2007 da tre famiglie che hanno cominciato a scambiare le proprie esperienze.
Domanda Babilonia 7) quanto conta il discorso religioso in tutto questo?
Risposta Agapo: Agapo è un’associazione laica, ispirata all’antropologia cristiana. Presumiamo che la maggior parte degli aderenti sia cattolica. Agapo è comunque un’organizzazione aperta a tutti. 

Domanda Babilonia 8) se suo figlio gay non accetta le cure riparatorie dell'omosessualità?
Risposta Agapo: Molti nostri figli non le accettano. Non cambia nulla rispetto alla relazione che abbiamo con lui.

Domanda Babilonia 9) i gay praticanti sono peccatori che andranno all'inferno?
Risposta Agapo: Sono peccatori come tutti gli altri, gay e non. Oltre a questa constatazione generica non ci spetta nessun giudizio sulla persona.

Domanda Babilonia 10) come si può guarire dall'omosessualità? Mi dia una sorta di ricetta delle tappe da seguire.
Risposta Agapo: C’è un’ampia letteratura al riguardo. Sul nostro sito si trova un’intervista molto istruttiva con Michael Glatze, ex- star del Gotha gay statunitense. Ad ogni modo, la conversione inizia guardando con coraggio in faccia ai propri sentimenti … Molte persone guariscono in modo spontaneo, altri per vie spirituali, molti altri hanno bisogno di un aiuto psicoterapeutico. Il più efficace è quello della terapia riparativa.  


Domanda Babilonia 11) io credo che l'omosessualità sia uno dei tanti e validi talenti di una persona, donato da Dio all'uomo, da sviluppare e rendere socialmente visibile e vitale. Come commenta questa visione del fenomeno?

Risposta Agapo: Non crediamo proprio che la finalità del tuo “talento” sessuale sia quella di unirti a uno che è uguale a te. Non è un vero dono regalare a un altro una qualità o sostanza che quello già possiede.

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