SAVE OUR GIRLS (&BOYS)
Leggi tutto: Segnaliamo un evento interessante in tema di identità di genere
Corso rivolto a madri con figli omo e transessuali, tematica di grande attualità che interroga i genitori nella relazione con i figli. Chi è interessato scrivere ad AGAPO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Con questo titolo la rivista EMMA, influente “organo centrale” del femminismo tedesco, attacca la nuova legge del governo federale in tema di transizione di genere. Ecco la traduzione in italiano https://www.sabinopaciolla.com/trans-il-grande-bluff/
Sulle pagine di Avvenire del 14 luglio 2022 Assuntina Morresi fornisce un interessante quadro riassuntivo di ciò che chiama “La battaglia sull’identità di genere” https://www.avvenire.it/vita/pagine/cambio-di-genere-facile-cosa-c-e-dietro-il-pressing-del-consiglio-d-europa.
AGAPO espone il suo parere alla Commissione Giustizia della Camera: https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/upload_file_doc_acquisiti/pdfs/000/003/709/AGAPO.pdf
AGAPO, con il patrocinio del Comune di Milano, organizza in data 12 ottobre presso il CAM Garibaldi "Falcone e Borsellino", l'incontro Il coraggio di parlarne, ispirato dalle testimonianze di 15 genitori pubblicate nel volume Sempre Genitori, Sempre Figli.
All’indirizzo http://lanuovabq.it/it/vi-spiego-come-funziona-la-fabbrica-dei-transgender troverete l’esperienza di un padre con il figlio transgender fatta all’ospedale Niguarda di Milano.
Purtroppo è tutto vero e – peggio – è tutto “normale”, in regola con le norme e i protocolli medici. AGAPO lo spiega nell’articolo La fabbrica dei transgender e la banalità del male.
Leggi tutto: La fabbrica dei transgender, triptorelina e la banalità del male
Questo il tema dell’incontro al Santuario di Caravaggio del 18 novembre 2018. Al fine di offrire spunti di riflessione in merito al significato della differenza sessuale e per avviare un vero dialogo, si pubblica il seguente Saluto di AGAPO.
Leggi tutto: Quale presenza per i giovani LGBT nella Chiesa?
Il quotidiano Avvenire recensisce il libro con le testimonianze di 15 genitori di AGAPO: Fede e orientamento sessuale. «Sposi dopo 25 anni per nostro figlio gay»
Omosessualità agita - quale discernimento?
Il dibattito sul tema Omosessualità da tempo in corso all’interno della Chiesa e sulle pagine di Avvenire si è rianimato soprattutto a seguito del coming out di un capo scout cattolico in Friuli nel 2017 e all’unione civile stipulata con il suo partner.
I vari contributi sono consultabili online https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/lettere-chiesa-e-omosessualita
Pubblicata sulla seconda pagina la lettera di M. Gorlabesti, genitore AGAPO https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/lettere-chiesa-e-omosessualita-2
Leggi tutto: Avvenire apre ampio dibattito sull’omosessualità
Come amare i propri figli – il Gruppo LOT organizza un seminario rivolto a genitori con figli attratti dallo stesso sesso. Per le modalità d’iscrizione vai alla locandina VOLANTINO
Se l’intenzione dei promotori della spettacolo era quella di voler dare un sostegno ai giovani con identità sessuale e di genere incerta, il tentativo non è andato a buon fine.
Gentile Onorevole Monica Cirinnà,
come genitori di figli omosessuali conosciamo bene le sofferenze legate al fatto che da una loro relazione affettiva non possono nascere figli.
Non abbiamo dubbi che Lei, attraverso la Stepchild Adoption prevista dalla legge sulle unioni civili, desideri lenire tale sofferenza, ma crediamo che la stessa Stepchild Adoption non sia la giusta via
Senza diritti sembra divenuto un mantra mediatico. I diritti sono forse migliorabili, ma già ampi, basta farne uso.
DETTAGLI:
Sabato 20 giugno all’EXPO di Milano il governo USA apre il Gay Pride 2015. Apple, Google (v. La Repubblica del 20/06) celebrano in pompa magna l’agenda LGBT e Gender. Perché i poteri forti del capitalismo transatlantico impongono la cultura Gay e Gender? In molti si pongono oramai questa domanda, perché non ci possono più essere dubbi, siamo di fronte a una imposizione.
Leggi tutto: Capitalismo e cultura gay – riflessioni di un padre
Caro sig. Presidente, in questi giorni in cui mi sento bombardata da messaggi promozionali a favore dell'approvazione della legge sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso, nasce in me non solo il desiderio, ma soprattutto la necessità di scriverle, per dire alcune cose che le televisioni, i giornali, le trasmissioni radiofoniche non dicono.
Leggi tutto: Legge Cirinnà: lettera di una madre al Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Rare volte, rarissime volte, tra i potenti del mondo regna una tale unanimità come in questi giorni in occasione della Giornata mondiale contro le discriminazioni delle minoranze sessuali: tutti vogliono sconfiggere l’omofobia e credono, per dirlo con le parole del presidente italiano Mattarella, di riuscirci “imparando la diversità”.
Leggi tutto: Giornata mondiale contro l’omofobia: chi è il diverso?
Con queste parole esatte – soltanto senza il punto interrogativo – uno studente gay del liceo Milanese Leonardo Da Vinci replica al testo di una professoressa affisso all’interno della scuola, la quale invece, oltre che rivendicare la libertà di pensiero, ha ribadito le differenze (quelle tra i sessi e quelle tra i diversi tipi di relazione).
Leggi tutto: I rapporti omoaffettivi sono qualitativamente identici a quelli eterosessuali (?)
Per lunghi anni e in modo sistematico il Corriere della Sera, alla pari degli altri mass media, ha somministrato alle persone con tendenza omosessuale e a tutte le altre persone informazioni dalla serie: “Il contagio eterosessuale è oggi la via di trasmissione più frequente del virus dell’Aids” (06/ago/2013 CdS), nonostante la sua redazione non poteva non sapere. Oggi invece scrive: “Gli omosessuali hanno un rischio di contrarre l’Hiv 19 volte più alto del resto della popolazione, e in questo gruppo i contagi stanno «esplodendo»”. http://www.corriere.it/salute/14_luglio_11/aids-pillola-preventiva-gay-nuove-linee-guida-dell-oms-33136d40-08dc-11e4-89ec-c067e3a232ce.shtml Cosa racconterà il Corriere ora alle vittime?
L’amico delle persone LGBT e di chiunque abbia tendenze omosessuali, si chiama Amico Segreto e si trova al numero verde 800 58 70 12, un Servizio di ascolto creato da AGAPO, Associazione Genitori e Amici di Persone Omosessuali, gestito da un gruppo di counsellor volontari.
Cosa fare e non fare
I consigli qui di seguito riportati sono il frutto di lunghi confronti avvenuti tra i genitori di AGAPO-T, anche attraverso numerosi scambi, soprattutto epistolari, che abbiamo realizzato con molti giovani e meno giovani omosessuali e transessuali rivoltisi alla nostra associazione. In questo lavoro abbiamo considerato gli esiti di numerose esperienze e testimonianze, come pure le voci della scienza e le Sacre Scritture.
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Quando vostro figlio o vostra figlia vi dichiara la propria omosessualità o quando lo scoprite per altre vie, e questo vi fa soffrire, è bene rendersi conto che, come in ogni relazione educativa, il genitore non può intervenire direttamente, ma, paradossalmente, può sbagliare molto. Proprio per questo motivo, il vostro ruolo di genitore è importante per il figlio. Lo stesso vale per la situazione in cui vostro figlio o vostra figlia manifesti una difficoltà profonda a identificarsi con il proprio corpo di uomo o di donna. Il consiglio in questi casi è guardare in faccia l’omosessualità o la disforia di genere e la transessualità non come un punto di arrivo dello sviluppo del figlio o della figlia, bensì come l’inizio di una nuova pagina della vostra relazione.
Concretamente vi consigliamo:
Consiglio 1
Non rimproverate vostra figlia o vostro figlio.
Non rimproverate il fatto che si senta attratta/o da persone dello stesso sesso.
Non rimproveratele/gli il sentimento di appartenenza all’altro sesso.
Motivazione
Non ha responsabilità né tantomeno “colpa” per l’attrazione che sente.
Non ha scelto i sentimenti che prova.
I sentimenti che prova sono involontari non ha influenza diretta su di essi.
Consiglio 2
Non vergognatevi dell’omosessualità o della disforia di genere di vostro figlio o di vostra figlia; non cercate di nasconderle nel vostro ambiente. Altrettanto insensato è ostentarle o “sbandierarle”.
Motivazione
La vergogna non aiuta, né voi né vostro figlio o vostra figlia. Non coltivate sensi di colpa – la colpa, tra le altre cose è un aspetto che presuppone una intenzionalità. Una falsa vergogna può indebolire la capacità di comprensione, la sensibilità e la volontà personali, sia vostre che del figlio o della figlia.
Consiglio 3
Evitate di incoraggiare con azioni o parole vostra figlia o vostro figlio, specie quando è molto giovane, a intraprendere atti sessuali, cercando di indurlo a una “proroga”. Ditele/gli: “Nella vita è importante saper rimandare un desiderio immediato, prima cioè di conoscerlo in profondità”. È un principio che vale per tutti. Esattamente come nel caso delle persone eterosessuali, non è buono quando i sentimenti di attrazione erotica sfocino automaticamente in atti sessuali.
Altrettanto vale per i giovani con disforia di genere, trattandosi per l’identità della persona di un processo in continua evoluzione. Incoraggiate a rimandare passi verso una eventuale transizione, anche attraverso un’attenta raccolta di informazioni, esperienze e dati scientifici.
Motivazione
Nell’omosessualità, l’attrazione per lo stesso sesso, o nella disforia di genere, il desiderio di modificare il proprio corpo e di cambiare l’appartenenza al genere opposto pongono in discussione il valore della differenza sessuale (l’altra “metà del cielo”). Quest’ultima è un innegabile dato di realtà che va portata all’attenzione della figlia o del figlio, in quanto tutti deriviamo dalla differenza sessuale. Ciò viene a smentire la credenza “gli amori sono tutti uguali”, che tende a negare le implicazioni di omosessualità e transessualità.
Consiglio 4
Nel rapporto con vostro figlio o vostra figlia, esprimete il vostro punto di vista una solo volta o di rado.
Motivazione
Se lo ripetete spesso, il ragazzo o la ragazza possono vivere le vostre parole come un attacco alla propria persona e facilmente chiudersi. Esprimete quanto basta la vostra opinione sull’omosessualità o sulla transessualità in una situazione che ritenete opportuna. In questo modo si evita il rischio di un peggioramento della relazione tra genitore e figlio o figlia.
Consiglio 5
Mantenete la relazione con vostra figlia o vostro figlio.
Motivazione
E’ questo il vostro primo obiettivo, così come è vostro compito aiutare vostra figlia o vostro figlio perché non sia emarginato né che si autoemargini all’interno della famiglia e nell’ambiente sociale. I genitori devono restare un “ponte” importante tra lei/lui e il mondo.
Consiglio 6
Date un giusto peso all’omosessualità o alla transessualità nell’ambito della personalità e della stessa vita quotidiana del figlio o della figlia.
Motivazione
Sdrammatizzate il fatto della diversa identità sessuale. Vostro figlio o vostra figlia è molto di più del suo orientamento sessuale o della sua identità di genere, anche nel caso in cui voi facciate fatica a convivere con aspetti “divergenti”, o quando i comportamenti o lo stile di vita possono mostrarsi particolarmente problematici o disordinati. Soffermatevi piuttosto sulle sue doti e risorse.
Consiglio 7
Offrite nella relazione con la figlia o il figlio soprattutto presenza ed esempio per svolgere il vostro compito educativo. Nel caso in cui la figlia o il figlio eviti oppure cerchi la discussione, voi genitori cercate di restare calmi e di non essere giudicanti.
Motivazione
I figli non parlano della propria sessualità con i genitori: ciò sarebbe in un certo senso “contro natura”, perché con la maturità sessuale ogni giovane prende distanza dai genitori e quindi con loro tende a non condividere aspetti afferenti alla propria vita intima, in particolare alla sfera sessuale.
Consiglio 8
Incoraggiate vostro figlio o vostra figlia a guardare dentro di sé, anche con l’aiuto di altri.
Motivazione
Voi amate vostro figlio o vostra figlia e l’amate così com’è. L’omosessualità o la disforia di genere – passeggera o duratura che sia – è solo un aspetto della sua personalità e non l’asse portante della sua identità personale, di quella identità cioè attraverso la quale ci si relaziona con il mondo. Questo stesso sguardo deve avere il genitore, in caso contrario esso favorirebbe, anche involontariamente, l’auto-riduzione del proprio figlio o della propria figlia in una rigidità identitaria che rischierebbe di non lasciare spazio alla libera evoluzione della sua persona.
Consiglio 9
Condannate in modo esplicito, ogni forma di maltrattamento o di discriminazione nei confronti di persone omosessuali e transessuali. Siate solidali quando una persona omosessuale o transessuale è vittima di un’ingiustizia o di un’aggressione. Rincuorate vostra figlia o vostro figlio, facendole/gli inequivocabilmente sentire che state dalla sua parte e che il mondo non è contro di lei o lui.
Motivazione
Innanzitutto ogni forma di discriminazione, disprezzo e violenza va di per sé condannata. Aiutate vostra figlia o vostro figlio, partendo dall’esperienza personale, a riflettere sulla propria vita, sulle domande “Chi sono” e “Per chi sono”, quindi sulle scelte operate o da operare. Invitatelo a guardare oltre “i diritti”, quindi a guardare in profondità i propri desideri in relazione agli altri, che stanno spesso nascosti dietro al desiderio sessuale.
Abbracciatelo/la qualche volta e invitatelo/la per una pizza, per una camminata nel bosco, in montagna, sulla spiaggia. Potrete provare o riprovare quell’intimità che è davvero preziosa nel rapporto genitore figlio/a.
Suggeriamo una preghiera per i genitori credenti con un figlio/una figlia omosessuale o transessuale. E’ adatta anche per i genitori non o poco credenti perché comunque invoca (quel)lo Spirito d’amore che dà Speranza.
Come genitori di figli con tendenza omosessuale non abbiamo dubbi sulle buone intenzioni di chi propone la legge, ma abbiamo forti motivi per ritenere che le modalità con cui si affronta la questione contribuisce più ad acuire il problema piuttosto che a risolverlo.
Le due organizzazione contestano un percorso formativo volto all’”Accoglienza del diverso” organizzato dalle Pari Opportunità di Verbania, durante il quale nessuno dei duemila partecipanti tra studenti e professori ha mai sentito alcunché di omofobo – tranne Arcigay e Agedo.
Agapo chiarisce http://www.verbanianotizie.it/?n=48626
Un coppia di genitori AGAPO racconta la sua partecipazione alla Manif pour tous di Parigi: un impegno civile contro la ghettizzazione e strumentalizzazione dei nostri figli per mano di una biopolitica volta a deregolare la famiglia (e decostruire lo stato sociale)
Leggi tutto: Manif pour tous - Manif pour tous – un impegno umano e sociale
Aumentano le richieste d'aiuto delle Persone con tendenza omosessuale che giungono al nostro numero verde Amico Segreto. Di conseguenza aumentano anche le spese telefoniche che senza il vostro aiuto non riusciamo a fronteggiare. A nome dei nostri figli e dei nostri fratelli più piccoli chiediamo il vostro aiuto. Fare donazioni
Quanto sia socialmente ingiusto equiparare le coppie di fatto alla famiglia in cui cresce la nuova generazione, in fondo lo sanno tutti - perché ciò sia anche dannoso per gli omosessuali, lo spiega AGAPO nella Lettera al sindaco di Milano
Leggi tutto: Registri delle coppie di fatto non solo inutili - dannosi